Le nostre confetture non vengono cotte per ore e ore come da tradizione; la marmellata a sufficienza e aggiunta di pectina per mantenere inalterate le sue caratteristiche, il suo sapore e il suo colore acceso.
Alle nostre confetture aggiungiamo la pectina,perché?
Quando si pensa alla pectina, abitualmente viene considerata come un agente chimico in grado di trasformare la frutta in marmellata in pochissimo tempo.
Al contrario, si tratta di una categoria di molecole chimiche (carboidrati) naturalmente presenti nelle piante, caratterizzate da molteplici funzioni. Questa molecola agisce come un vero e proprio ‘strato di cemento’ unendo tra loro le pareti cellulari delle cellule dei frutti.
In questo modo, i frutti riescono a mantenere il turgore e appaiono consistenti. Con la maturazione, la pectina viene idrolizzata e i frutti iniziano ad avvizzire, maturando fino a marcire. Sono proprio queste caratteristiche a rendere la pectina alleata nella produzione di marmellate grazie alla sua azione gelificante.
Inoltre, la sua capacità di funzionare da spugna richiamando acqua, la rende anche un utilissimo ‘integratore’.
In questo caso, la sua funzione si esplica a livello intestinale, come regolatore dell’assorbimento di grassi (compreso il colesterolo) e zuccheri nonché regolatore del transito intestinale.
Chiaramente, ogni frutto ha un proprio quantitativo di pectina. In aggiunta, quest’ultimo varia anche molto con il grado di maturazione del frutto stesso. Inoltre, ha anche un’importantissima proprietà, ovvero ha bassissima affinità con i metalli pesanti. Ciò significa che i suoi benefici sono minimamente alterati anche nel caso in cui venga estratta da frutti cresciuti in ambienti soggetti a moderato inquinamento.
Le proprietà e i benefici di questa sostanza sono innumerevoli.
Favorire la regolarità intestinale
Non dimentichiamo mai che la pectina è una fibra vegetale. In quanto tale, la prima azione che essa esplica si può osservare nel nostro intestino.
Abbiamo già visto che questa sostanza è una vera e propria calamita per l’acqua. Difatti è in grado di bloccarla in una intricata rete trasformandosi in una matrice gelificata ed emolliente. Sono proprio queste peculiarità a renderla così utile durante il processo digestivo.
Regolare i livelli di colesterolo
Studi dimostrano che la pectina potrebbe coadiuvare le terapie integrative o farmacologiche. Infatti, trattandosi di una fibra indigeribile, la pectina è in grado di chelare parte degli acidi biliari impedendone il riassorbimento intestinale
Ridurre il rischio di malattie del sistema cardiocircolatorio
Questa proprietà è la logica conseguenza di quella precedente. Difatti, riducendo il colesterolo in circolo, il nostro sistema circolatorio ne beneficerà.
Azione prebiotica
Sono sostanze in grado di favorire la crescita dei batteri ‘buoni’ presenti nel nostro intestino.
Contrastare iperglicemia e diabete
Nello svolgere la sua azione gelificante, la pectina non blocca solamente acqua e colesterolo ma anche altre sostanze. Tra di esse, rientrano anche gli zuccheri. In questo modo, gli stessi vengono eliminati senza essere assorbiti. Quindi, questa azione aiuta a limitare l’assorbimento degli zuccheri e, di conseguenza, anche il carico glicemico del pasto. Ciò la rende dunque utile in casi di diabete, insulinoresistenza e dismetabolismi vari.
Mantenere la sazietà
Regolando il transito e lo svuotamento intestinale, la pectina aiuta a far durare di più la sazietà.